ILLAB è un sogno che a piccoli passi si è vestito di concretezza, un concentrato di idee e sperimentazioni che apparivano empiriche all'occhio di chi le osservava senza partecipazione; una di quelle storie che raccontate a mamma e papà avrebbero avuto risposta certa: smettila con queste scemenze e trovati un lavoro serio! Ma noi ci abbiamo creduto.
La storia di illab nasce in un piccolo laboratorio, uno di quelli disordinati, pieni di tele, tempere e pastelli, dove, solo ad entrarci, sei colpito da quella strana sindrome che chiamano creatività.
Nelle lunghe serate passate tra chiacchiere, pensieri e vaneggiamenti quel piccolo studio ha iniziato a dare spazio a grandi progetti.
Illab di nome e di fatto è un laboratorio creativo e non c'è modo migliore di raccontarlo, se non di parlarvi degli strani tipi che si aggirano attorno al mondo della lampadina.
Tutto iniziò dall'incontro di due menti diaboliche, Luciano d'andrea Digiovanni, (l'artista matto) ed Emmanuelle Cilli (il sognatore incoscente). I due passavano molto tempo insieme e mentre l'uno dipingeva, all'altro frullavano strane idee in testa, da qui, un pò per gioco un pò per follia, il sognatore incoscente iniziò a vedere in quei disegni una fonte inesauribile di possibilità, dopo giorni di delirante euforia si accese la prima lampadina, in preda dalla foga del momento, il nostro avventuriero afferrò alcune t-shirt le diede all'artista matto e si aprirono le danze! Entusiasti del risultato i due diedero vita ad una produzione smisurata di maglie, felpe, t-shirt, cappelli, polzini, calzini e chi più ne ha più ne metta, già si vedevano su tutte le pagine dei giornali, come rivelazione dell'anno, senza rendersi conto che forse avrebbero avuto bisogno di qualcuno che gli aiutasse a decollare, e qui entra in gioco, Daniele Ballarini (il mentore), diciamocela tutta, non ne saprà molto di creatività, ma quando si tratta di affari, ne sa una più del diavolo. Un sogetto come lui non poteva che essere uno dei pilastri del gruppo, il pacificatore, il punto d'incontro tra euforia e concretezza. Un giorno di pioggia il nostro caro mentore incontrò Andrea Martella (lo stilista esuberante), per caso, e parlando del più e del meno, gli raccontò la strana avventura illab, il destino vuole che l'esuberante, fosse uno che a 5 anni già pensava a come abbinare le sue belle scarpette di marca. Ecco qui che si accese la seconda lampadina, il nuovo acquisto lasciò tutti a bocca aperta, quando si presentò con una collezione "experiment" in pieno stile illab.
Seppur con ironia, vi abbiamo mostrato uno spaccato del nostro quotidiano, la stravaganza è ciò che ha permesso ai nostri sogni di materializzarsi e non è finita qui, seguiteci e ve ne daremo prova concreta...